EPISODIO DELLE GUERRE DI LOMBARDIA 1423-1441
Le truppe veneziane, comandate dal provveditore Giorgio Corner, avevano invaso la Valtellina nel 1431 entrando dalla Val Camonica e passando per il valico dell'Aprica. Con questa operazione, la repubblica di San Marco aspirava oltre che a rendere più sicuri i confini settentrionali, ad assicurarsi un passaggio alpino attraverso la Valtellina per favorire i traffici commerciali verso il Nord.
Il 18 novembre 1432 l'esercito dei Visconti, dotato di ben 400 cavalli raggiunge la Valtellina risalendo lungo la costa occidentale del Lago di Como ed è pronto per affrontare i veneziani. È comandato dal capitano di ventura Niccolò Piccinino, detto Piccinino per la bassa statura.
I milanesi attraversano l'Adda vicino a Sorico su un ponte di barche improvvisato riuscendo a cogliere di sorpresa il presidio di un campo trincerato veneziano sbaragliando le truppe della Serenissima.
La località presso Delebio in cui si svolse la battaglia, nei pressi della chiesa di Santa Domenica, è ancora oggi chiamata, non senza ragione, "fossa dei Veneziani" a ricordo del fossato difensivo creato dai veneti poi utilizzato per la loro sepoltura.
Il sapore della vittoria non dura a lungo per i ghibellini valtellinesi: i Veneziani invadono nuovamente la Valtellina dopo pochi mesi per vendicandosi della sanguinosa sconfitta. Sono capitanati dal condottiero e marchese di Mantova Gian Francesco Gonzaga.
Nel diorama si riproduce una azione di retroguardia delle truppe milanesi che contendono l’accesso ad un ponte ai veneziani, nel tentativo di rallentarne l’avanzata.
I veneziani nonostante siano stati in grado di rioccupare il territorio conteso ai milanesi, resteranno in Valtellina per poco tempo, abbandonando definitivamente la valle nell'aprile del 1433.