Finali del Premio Remo Chiosso sul filo del rasoio a Lucca Games.
Ecco la classifica finale:
- Shalashaska, di Francesco Sedda
- Mi smo za mir (Noi siamo per la pace), di Angela Caputo
- Schegge di memoria, di Anselmo Cabrini
La differenza di punteggio tra i tre finalisti è stata davvero minima, solo pochi decimi di punto. Complimenti quindi agli autori che hanno presentato titoli ben scritti, dall’ambientazione interessante e dai format di gioco curati nei minimi dettagli.
Non sono mancati dei piccoli problemi. Se al test di Schegge di memoria hanno partecipato moltissimi giocatori, forse troppi, per Mi smo za mir e soprattutto Shalashaska, alcuni giocatori che si erano prenotati non si sono poi presentati (causa anche l’enorme afflusso di gente a Lucca che ha reso problematici anche gli spostamenti), causando ritardi e ridistribuzione all’ultimo momento dei ruoli. Su questi aspetti lavoreremo per dare nelle prossime edizioni del premio maggiore uniformità di partecipazione e più certezze agli autori sulla presenza dei giocatori.
Villa Gioiosa si è rivelata una ottima location, vicinissima ai padiglioni di Lucca Games ma tranquilla e ideale per giochi di questo tipo.
Desideriamo ringraziare Fabrizio Paoli, Antonio Rama e tutta l’organizzazione di Lucca Games per l’accoglienza e gli spazi che ci hanno cocesso e la disponibilità a risolvere i piccoli imprevisti che sempre accadono in questo tipo di manifestazioni.
Le trame
SHALASHASKA
Sono anni difficili: l’umanità si sta risollevando a fatica dalla devastazione provocata dalla rivolta degli androidi. La produzione e l’utilizzo di androidi è illegale, per cui le corporazioni assoldano piccoli equipaggi di uomini, immersi in un lungo sonno criogenico che blocca l’invecchiamento, per trasportare i materiali e le tecnologie anche nelle colonie più lontane. Siamo nell’anno 2350, a più di 100 anni dalla fine della guerra, e voi siete l’equipaggio della nave spaziale Shalashaska…
MI SMO ZA MIR
Aprile 1992, Sarajevo, Bosnia. Le truppe nazionaliste si stanno accalcando sulle colline attorno alla città. I mass media fomentano l’odio tra popoli di etnie e religione diverse. Famiglie che fino a pochi giorni prima intrecciavano rapporti economici, sociali, affettivi, ora si guardano con sospetto. Tra poche ore inizierà l’assedio più lungo della storia moderna. E voi siete lì…
SCHEGGE DI MEMORIA
Ricordo che Il campo di papaveri di Monet mi arrecava una sensazione di grande pace e gioia: ci vedevo mia madre, che mi accompagnava in lunghe passeggiate per farmi conoscere la natura. Purtroppo sono rimasto orfano di lei all’età di 3 anni, di conseguenza non ho molti ricordi legati alla sua figura. In effetti, pensandoci bene, forse è proprio per questo che ogni volta che distolgo lo sguardo da questo quadro rimango con un grande senso di tristezza. Mi è disperatamente mancata, mia madre, e i ricordi che mi rimandano a lei sono rari e vaghi, praticamente posso dire di non averla mai conosciuta. So solo che il suo cadavere è stato trovato in un campo. Un campo pieno di papaveri…
Premio Chiosso a Lucca Games: