Stefano Faravelli nasce a Torino nel 1959, Dal 1987 lavora come artista ,con intensa attività espositiva in Italia e all'estero. Nel 1990 entra nella rassegna "Anni Ottanta in Italia" a Sciacca, dove Philippe Daverio fa il punto sulle tendenze artistiche del decennio precedente. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia (Padiglione Italia). Nel novembre 2014, il comune di Clermont-Ferrand gli ha dedicato una retrospettiva. La doppia vocazione artistico-filosofica lo orienta molto presto verso il «carnet de voyage» sintesi narrativa di disegno e pensiero: Sindh, acquerelli realizzati in India nel 1989, uscirà nel 1994 introdotto da Guido Ceronetti. Nell’autunno 2004 è in Mali, dove crea un nuovo carnet che vince il primo premio del pubblico alla Biennale du Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand, seguirà il carnet dedicato alla Cina e poi ancora India, per vedere l’elefante ed Egitto, cercando l’Aleph. Nel 2010 è in libreria Giappone, taccuini dal mondo fluttuante. I suoi Carnet de Voyage sono stati esposti a Londra, New York, Parigi, Istanbul, Gerusalemme e in numerose città italiane, tra le quali Roma e Milano. Ha insegnato a contratto in master universitari e per conto di associazioni e dirige la scuola di Carnet di Viaggio con la Scuola del Viaggio. Insegna allo IED (Istituto europeo di Design). Tiene regolarmente workshop in Italia e all'estero (Marocco, Turchia). Collabora regolarmente con la rivista culturale svizzera “Azione”. È sposato con Francesca, che collabora alle sue creazioni, e ha quattro figli.
[immagine by Stefano Folgaria]