Una ospite del tutto particolare per il Japan Town, grazie alla collaborazione con Ochacaffè quest’anno potremo assistere ad un’artista sacra, ovvero la Monaca Buddista Anjin, che porta a Lucca uno spettacolo cerimoniale di alta intensità ed emozione.
Inizialmente Anjin si dedicava alla recitazione di preghiere in musica dedicate all’imperatore. Il contenuto di tali inni e preghiere poteva esprimere discorsi di congratulazioni oppure parole con un messaggio spirituale insito. Tali testi erano scritti in una scrittura antica giapponese che si chiama “Jindai moji”. Attualmente Anjin recita in “Katakamuna” ( e` un altro carattere antico giapponese) oppure canta anche “Hotsumatsutae”( e` un’ opera classica giapponese) in lingua originale.
I suoi CD sono usciti con un’etichetta indipendente su Amazon, ne suono stati pubblicati finora 3, di cui ha venduto quasi 10,000 copie tanto che Anjin sta diventando oggetto dell’attenzione di tutti.
Le persone appassionate a questo genere d’arte stanno crescendo non solo tra le persone appassionate al mondo della musica antica, ma anche tra i giapponesi e gli stranieri che sentono affinità spirituali ed etniche con la sua idea di purificazione originale “Kotodama Voice Ceremony” (spirito insito nelle parole). Questo tipo di musica viene spesso impiegata nelle cerimonie commemorative al momento di fare gli auguri.